Sara Levi detta Sarina

Personalità di spicco femminili che hanno scritto la storia del XX secolo (II episodio)


Eccoci al secondo appuntamento di questa rubrica tutta al femminile dedicata alle grandi donne del primo Novecento. Devo dire che le protagoniste di questo incredibile secolo sono talmente tante che è difficile operare una scelta, ma, in considerazione del recente rinnovo del sindaco della capitale, vorrei oggi raccontare la storia di Sara Levi detta Sarina, madre di uno dei sindaci più illuminati che Roma abbia mai avuto: Ernesto Nathan.

Nata a Pesaro nel 1819, apparteneva alla comunità ebraica di Livorno, una delle più grandi, ricche ed evolute d’Europa assieme a quella di Amsterdam. Bellissima d’aspetto e dotata di una vivace intelligenza, sposerà a soli 17 anni Meyer Moses Nathan che di anni ne aveva allora 37, diventando per tutti “Sarina”. L’arrivo di Sarina in casa Nathan a Londra fu una rivoluzione, grazie a lei si trasformò in un luogo di ritrovo per gli esuli del Risorgimento italiano a partire da Giuseppe Mazzini in fuga dalla Svizzera. Ebbe dodici figli, tra cui Ernesto, il futuro sindaco di Roma dal 1907 al 1912. Patriota risorgimentale e fervente mazziniana fu una donna al di fuori di ogni schema e stereotipo. Nel 1859, rimasta vedova, si trasferisce in Italia con tutta la famiglia, prima a Pisa poi a Milano continuando la sua attività politica dando asilo anche a Maurizio Quadrio, già ospite nella loro abitazione londinese. A Milano svolgerà un importante ruolo politico all’interno del Partito d’Azione fondato da Mazzini. Sorvegliata dalla polizia rischiò l’arresto per cospirazione. Riuscì a fuggire riparando a Lugano dove acquistò una villa denominata “La Tanzina“, dal nome del suo primo proprietario il conte Franco Tanzi. Qui visse Mazzini, qui trovò rifugio Carlo Cattaneo che si faceva chiamare Mr. Browne, qui passò pure Alessandro Manzoni, qui si parlava di politica e si faceva politica, qui le porte erano sempre aperte per tutti.

🙋‍♀️Dopo l’unificazione italiana si trasferisce a Roma, dove già alcuni dei suoi figli si erano stabiliti sostituendo il loro nome inglese con un nome italiano. A Roma dette vita a innumerevoli iniziative filantropiche e sociali; a Trastevere, dove abitava, aprì nel 1873 una scuola laica (la prima) intitolata a Mazzini, per garantire alle ragazze un’istruzione elementare riconosciuta dallo Stato. Sara vi insegnò storia e geografia sostituendo l’insegnamento religioso con una nuova materia denominata morale. Tra le materie d’insegnamento erano esclusi i “lavori donneschi”, insegnati altrove. La scuola era gratuita e poteva accogliere un centinaio di ragazze, si iniziava a ottobre e si terminava a luglio . Le spese erano tutte a carico della famiglia Nathan che premiava le alunne migliori. Nel 1917 fu trasformata in Opera Pia Sarina Nathan .

La scuola Mazzini a Trastevere

Fondò l’Unione benefica, una casa di accoglienza per prevenire il dilagare della prostituzione e offrire alle ragazze alloggio e lavoro. Lottò per l’abolizione dei regolamenti di Stato sulla prostituzione, finanziò giornali come l’Emancipazione di Quadrio e nel 1877 contribuì alla fondazione del Dovere. La morte del figlio Giuseppe, nel 1881, fa precipitare il suo stato di salute, morirà a Londra nel 1882 a seguito di complicazioni subentrate durante un intervento chirurgico. Riposa a Roma nel Cimitero Monumentale del Verano.

10 pensieri riguardo “Sara Levi detta Sarina

  1. Come quando guardiamo la foto di uno sconosciuto su una lapide e gli doniamo ancora la Vita. Questo è il valore del Ricordo, l unico modo per non morire mai.
    Grazie Micky, non la conoscevo!

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